L’Inps ha fornito istruzioni amministrative riguardo all’indennità una tantum, prevista dal DM 19 agosto 2022, a favore dei lavoratori autonomi e dei professionisti non titolari di partita IVA, iscritti alle rispettive gestioni previdenziali dell’Istituto, e dei professionisti iscritti agli enti gestori di forme obbligatorie di previdenza e assistenza. Lo precisa L’Inps stesso con la circolare 16/03/2023 n. 30.
I requisiti:
I lavoratori autonomi iscritti alle gestioni previdenziali INPS devono possedere i seguenti requisiti
per poter beneficiare dell’indennità una tantum:
– Aver percepito un reddito complessivo non superiore a 35.000 euro nel periodo di imposta
2021; tale indennità è incrementata se il reddito percepito non è superiore a 20.000 euro;
– Alla data del 18 maggio 2022:
– essere già iscritti alla gestione autonoma dell’INPS con posizione
attiva;
– avere un’attività lavorativa avviata;
– aver effettuato entro tale data, per il periodo di competenza dal 1° gennaio 2020 e con scadenza di versamento al 18 maggio 2022, almeno un versamento contributivo, totale o parziale, alla gestione per la quale è richiesta l’indennità;
– non essere titolari di trattamenti pensionistici;
– Non essere percettori di altre indennità una tantum previste per lavoratori dipendenti, pensionati o altre categorie, poiché incompatibili con quella in esame.
L’indennità una tantum è pari a 200 euro per i soggetti con un reddito complessivo non superiore a 35.000 euro ed è incrementata di 150 euro, per un totale complessivo di 350 euro, per gli autonomi e professionisti con un reddito complessivo non superiore a 20.000 euro.
Entrambi i limiti reddituali sono riferiti al periodo di imposta 2021.
Quando presentare la domanda:
L’indennità è erogata dall’INPS, previa domanda da parte degli interessati. La domanda deve essere presentata entro il 30 aprile 2023.
